13.06.2008 - 20.06.2008
Linea di confine - Arte differente, differenti artisti
Spazio Rosso Tiziano
Piacenza
22.05.2008 - 25.05.2008
KUNSTART 08, Fiera Internazionale dell'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
Bolzano
13.03.2008 - 16.03.2008
Arte in Verde
Società Umanitaria
Milano
29.02.2008 - 02.03.2008
Arte contemporanea moderna Roma
Fiera Internazionale d'Arte, Palazzo dei congressi
Roma - EUR
03.02.2007 - 17.02.2007
Ilaria Locati – Mario Giani - Veniero
Galleria d'arte La Cittadella
Alessandria
03.02.2007 - 17.02.2007
Ilaria Locati – Mario Giani - Veniero
Galleria d'arte La Cittadella
Alessandria
03.02.2007 - 17.02.2007
Ilaria Locati – Mario Giani - Veniero
Galleria d'arte La Cittadella
Alessandria
29.07.2006 - 17.08.2006
Grosse Kunstausstellung in Wasserburg am Inn
Rathaus - Ganserhaus
Wasserburg am Inn
13.04.2005 - 18.04.2005
Artisti in galleria
Galleria d'arte contemporanea Tina Parotti
Milano
12.03.2005 - 22.03.2005
Artegiovane
Spazio Borgo 35 – E.S.P.
Como
25.01.2005 - 07.02.2005
Artegiovane
Studio d’Ars
Milano
15.04.2004 - 29.04.2004 e 11.11.2004 - 20.11.2004
Artisti della galleria
Galleria d’Arte 2000 di Tina Parotti
Milano
06.12.2003 - 20.12.2003
Forme e colori
Galleria Spazio Arte
Castell’Arquato (Piacenza)
02.11.003 - 08.11.2003
Autunno artistico
Antico Hotel Astoria
Genova
18.04.2002 - 21.04.2002
Artisti in Fiera
Fiera di Parma
Parma
15.04.2001 - 29.04.2001
Rassegna internazionale d’Arte Animalista
Museo civico di zoologia
Roma
14.09.2000 - 30.09.2000
Strade diverse
Galleria Sargadelos
Milano
26.07.2000 - 29.07.2000
Collettiva d’estate
Libreria dell’Angolo
Milano
02.10.1998 - 04.10.1998
Ammissione Premio Arte Incontro
Libreria Bocca
Milano
Uno dei più grandi artisti contemporanei, Hidetoshi Nagasawa, sostiene che "la buona scultura somiglia alla natura": un gioco solo apparente di parole al quale, nella semplicità dell'assioma, possiamo avvicinare anche il lavoro di Ilaria Locati. La natura è il suo regno, l'humus da cui parte e il mondo a cui ritorna, anche se nell’intervallo che separa questi due momenti – diversamente da quanto accade nella land-art a cui invece Nagasawa più si avvicina – l'intervento dell’artista, a volte molto marcato, generalmente riconoscibile, sempre profondamente poetico, non è fatto in situ, ma in studio e i manufatti che ne derivano sono mobili come sculture. Sono a tutti gli effetti sculture, sempre ammantate, però, di una "prorompente naturalità" che le fa appartenere al tempo stesso al mondo della creatività e – per così dire – della creazione. L’artificio è spesso delegato al "contenitore" che è talvolta in materiali manipolati con tecnica raffinata, ma si impone – sempre – la presenza centrale del dato di natura, foglie, arbusti, sabbia, sale, paglia, ossa, nidi, piume.
Una sapiente e silenziosa alchimia che non ha lo scopo di generare confusioni concettuali ma, al contrario di accentuare il "plusvalore" di dati di natura che l’essere umano nella migliore delle ipotesi tende a ignorare e spesso, deliberatamente si impegna a distruggere. Un profondo sentimento di animismo panteista che approda a un'ecologia creativa di grande suggestione e spesso sorprendente bellezza.
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