recensionirassegna stampa

03-02-2007
Giani, Locati e Veniero in mostra ad Alessandria

Mario Giani, Ilaria Locati e Veniero, tre modi differenti di affrontare il tema delle arti visive. I tre artisti piacentini inaugurano un'importante collettiva domani, sabato 3 febbraio, alla galleria La Cittadella di Alessandria.
La rassegna, che ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Alessandria rimarrà allestita fino a sabato 17.
In esposizione una serie di opere significative attraverso le quali si può cogliere una ricerca espressiva caratterizzata da una estrema libertà di linguaggio portata avanti con Coerenza e qualità nel campo della pittura (per Giani e Veniero) e in quello della scultura e delle installazioni (per quanto riguarda Ilaria Locati). [...]
Ilaria Locati, milanese dì nascita ma tornata sulle colline delle sue radici piacentine, da sfogo a una sapiente e silenziosa alchimia che non ha lo scopo di generare confusioni concettuali ma, al contrario, di accentuare il "plusvalore" di dati di natura che l'essere u-mano nella migliore delle ipotesi tende a ignorare e spesso, deliberatamente, si impegna a distruggere.
“Un profondo sentimento di animismo panteista che approda a un'ecologia creativa di grande suggestione e spesso sorprendente bellezza” scrive a questo proposito Maria Luisa Caffarelli (leggi la recensione) nella presentazione della rassegna.

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La rassegna che la galleria La Cittadella di Alessandria (fino al 17 febbraio) dedica a Mario Giani, Ilaria Locati e Veniero permette di mettere a confronto tre Linguaggi autonomi nel campo delle arti visive che però seguono linee espressive per certi aspetti condivise. I tre artisti piacentini sono accomunati dallo stesso rigore nella propria ricerca che prende come campo d'indagine il mondo del visibile e lo elabora ridefinendone i connotati attraverso le cifre dell'informale (per quanto riguarda la pittura di Giani e Veniero) e le forme di una natura riscoperta (per quanto attiene il lavoro di Ilaria Locati). [...]
Ilaria Locati milanese di nascita ma tornata sulle colline delle sue radici piacentine dopo il diploma di scultura a Brera e i corsi di laurea in Scienze naturali all'Università di Milano - da sfogo a una sapiente e silenziosa alchimia che non ha lo scopo di generare confusioni concettuali ma, al contrario, di accentuare il significato intrinseco di oggetti della natura che l'essere umano nella migliore delle ipotesi tende a ignorare e spesso, deliberatamente, distrugge. "Un profondo sentimento di animismo panteista che approda a un'ecologia creativa di grande suggestione e spesso sorprendente bellezza", scrive a questo proposito Maria Luisa Caffarelli nella presentazione della rassegna. [...]
Una mostra, quella di Alessandria, che merita una visita per l'equilibrio con il quale le opere di questi tre artisti si sviluppano lungo il percorso espositivo, percorso che è anche una sorta di cammino all'interno delle nostre stesse coscienze per l'inquietudine e la carica espressiva che dalle opere esposte promana

Carlo Francou
"Libertà"

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